CONCERTO PER VIOLINO E PIANOFORTE

Data: 31 Ottobre 2019
Luogo: REPARTO LA NAVE DI SAN VITTORE
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REPARTO LA NAVE DI SAN VITTORE | 31 OTTOBRE 2019
GIULIA BRINCKMEIER – ELISA D’AURIA
CONCERTO PER VIOLINO E PIANOFORTE

Il regalo di Elisa e Giulia, geni della musica che hanno suonato per noi

Ogni tanto qui alla Nave arrivano dei regali inaspettati. E per un po’ o per molto è come se ti cambiassero lo sguardo sulle cose, come se avessero il potere e la forza di farti capire che la vita non è poi così male come sembra, che val la pena di coltivare la speranza che le cose per noi e per tutti possano migliorare.

Giovedì 31 ottobre il regalo inaspettato ha preso le sembianze di due giovani ragazze, Giulia Brinckmeier ed Elisa D’Auria (al centro nella
foto di Ludovica Sagramoso).
Non le avevamo mai viste prima, non sapevamo neppure cosa aspettarci dalla loro visita. Hanno indossato la felpa blu degli Amici della Nave mentre noi sistemavamo le sedie nel corridoio del reparto e portavamo il pianoforte fuori dalla nostra sala musica. Poi hanno iniziano a suonare, e il regalo si è concretizzato sotto forma di emozioni, meraviglia, commozione e stupore per la bellezza della loro musica, per la loro bravura, soprattutto per la loro misteriosa e magica capacità di trasmettere “sentimenti”.

Giulia ha 30 anni, di Milano, è una miscela di dolcezza e di impeto, ed è un prodigio del violino. Così giovane è già da due anni primo violino dell’Orchestra Sinfonica di Bilbao, senza stare a elencare i premi vinti, i concerti fatti nei teatri più importanti del mondo.
Elisa, salernitana di 35 anni, è un fenomeno del pianoforte, delicata nei modi, quasi intimidita, ha cominciato a suonare come solista a 12 anni, accompagnata da grandissime orchestre e, fra un concerto e l’altro, insegna pianoforte al conservatorio di Como.

Hanno eseguito sonate per violino e pianoforte di Cesar Franck, Beethoven, Ravel. Per un’ora hanno reso invisibili le mura del carcere,
fuori era grigio ma a noi pareva che ci fosse un sole splendente. Tristezza, gioia, malinconia, esaltazione, felicità, nostalgia.

In una parola: bellezza. Ecco quello che hanno saputo donarci sfiorando i tasti d’avorio del pianoforte o strapazzando l’archetto del violino.
Prima di cominciare, Giulia ci ha detto una cosa che non ci dimenticheremo: “La riuscita di un concerto non dipende solo da chi suona, ma anche da chi ascolta. Non bisogna farsi distrarre dai pensieri, bisogna lasciarsi portare dalla musica”.
Ci abbiamo provato, ed è stato fantastico.
Giulia ed Elisa sono venute di loro spontanea volontà, non le avevamo invitate. Attraverso Eliana e Paolo hanno saputo dell’esistenza della Nave, del lavoro che cerchiamo di fare quotidianamente su noi stessi, e hanno chiesto di poter venire a suonare per noi. Due fra le più brave musiciste in circolazione. Da non crederci. Noi non avevamo nulla da dar loro in cambio, se non un applauso lunghissimo e ammirato con il quale le abbiamo ringraziate.”
Dal blog: oblodelanave.blogspot.com in data 1.11.2019