Come vanno le cose là dentro?

di Fabrizio Ravelli

Come vanno le cose là fuori? Questa è la domanda consueta, quando si entra in carcere. Le persone detenute leggono qualche giornale (pochi) e guardano la tv. Ma vogliono sapere da chi là fuori ci vive.

Sarebbe bello che qualcuno da fuori ogni tanto chiedesse: come vanno le cose là dentro?

E questo sarebbe, grosso modo, il compito di chi entra nel carcere: portar fuori, a chi voglia saperlo, qualcosa di come si vive, qualcosa di quel che si dice. Le riflessioni, i problemi, i sogni, i ricordi.

I volontari (ma con loro anche l’équipe) della Nave – il reparto di trattamento avanzato per persone con dipendenza, gestito nel carcere di San Vittore dalla Asst Santi Paolo e Carlo – sono ogni volta imbarazzati per la sincera riconoscenza che le persone detenute manifestano verso chi prova a dare una mano. Forse là fuori non si ha ben presente un fatto: senza il volontariato le carceri farebbero una gran fatica a tirare avanti. Sarebbero più chiuse, più ingessate, più lontane dal quel dettato costituzionale che impone (imporrebbe) uno standard più umano alla reclusione. Sarebbero, anche, meno trasparenti. Questa è una cosa che l’amministrazione carceraria e la polizia penitenziaria sanno bene. E allora, che si dice là dentro?

Si dice, per esempio, che la pandemia da Covid ha fatto grossi danni. Non solo per i rischi alla salute. Anche per gli ostacoli che ha creato, e che solo lentamente si stanno superando. I divieti ai colloqui in presenza, soprattutto quelli con i figli piccoli. La chiusura di molte attività, che occupavano la mente e le giornate di tanti. Le restrizioni all’ingresso dei volontari.

cartabia con gli amici della nave

E poi ci si chiede se la riforma della giustizia andrà a buon fine. Alla Nave conoscono la ministra Marta Cartabia, perché l’hanno incontrata. Ne hanno un’ottima opinione, si fidano di lei. Là dentro si chiedono se davvero si allargheranno le maglie delle pene alternative, portando fuori dal carcere persone che spesso, in nome della presunzione di innocenza, nemmeno ci dovrebbero stare. Oppure persone che hanno ancora da scontare pene lievi. Si chiedono se davvero i processi saranno più veloci. O anche, ma questo è un desiderio difficile da realizzare, se ci sarà un indulto.

Ecco alcune delle cose che si dicono là dentro. Ve ne racconteremo altre.